2010 - Associazione Punto Arte Onlus

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Eventi del 2010

Eventi
17.11.2010 Restauro della pala di Giuseppe Mazzola
L’ASSUNTA RESTAURATA Inaugurazione del restauro della pala di Giuseppe Mazzola (1875) Erano i Vespri del 25 settembre 1785 quando la pala dell’Assunta, giunta da Roma e collocata nell’abside della chiesa parrocchiale di Grignasco, fu benedetta dall’arciprete Giovanni Pietro Anselmi. E’ rimasta lģ per oltre duecento anni, oggetto di devozione per i fedeli e di ammirazione per gli intenditori d’arte che la considerano ancora oggi il capolavoro del pittore Giuseppe Mazzola (Valduggia 1748 – Milano 1838), uno dei pił grandi interpreti dell’ultima stagione del “barocco” e del nascente “neoclassicismo”. Insieme alle preghiere e alle lodi ha raccolto anche le ingiurie del tempo perché, salvo sporadici interventi di manutenzione ordinaria, non fu mai oggetto di un vero restauro resosi oggi assolutamente indispensabile. Grazie al generoso contributo della “Fondazione della Comunitą del Novarese” e della “Fondazione Cassa di Risparmio di Torino”, lo scorso anno il laboratorio “Villa Restauri” aveva provveduto alla rimozione dell’opera ed al suo trasporto a Bergamo per le analisi del caso ed il restauro. Da un primo esame si evidenziavano gravi problemi di screpolatura della superficie pittorica e di ossidazione della vernice protettiva. Inoltre le pessime condizioni della cornice lignea dorata, a causa delle diffuse tarlature che rendevano instabili molti degli intagli decorativi, hanno confermato l’urgenza dell’intervento. E’ stato pertanto possibile il recupero delle cromie originarie della tela, consolidata da un nuovo telaio, e il restauro della cornice e della sua doratura, nel rispetto rigoroso delle indicazioni della Soprintendenza per i Beni Artistici e Storici del Piemonte sotto il controllo del funzionario di zona Dott.ssa Valeria Moratti.
Cosģ il capolavoro di Giuseppe Mazzola, commissionato nel 1782 dai fabbricieri Don Bartolomeo Testa e Pietro Baiasotti per l’importo di “90 zecchini gigliati”, pił “3 zecchini” per il suo trasporto via nave da Roma a Genova, dopo essere stato esposto al Pantheon con grande successo di critica, torna oggi nella sua sede originale. Si deve a Marianna Rossi-Zanoli, figlia di Giovanni Zanoli, il lascito testamentario a saldo dell’ingente somma fatto in memoria del padre, uno dei pił importanti finanziatori della costruzione della chiesa dell’Assunta ed esponente di primo piano della comunitą grignaschese di Roma nel Settecento. Il restauro ha anche consentito il recupero della corona donata nell’Ottocento da Pietro Jannetti e la sua ricollocazione nella posizione documentata da una fotografia dei primi anni del Novecento. L’inaugurazione del restauro avverrą l’8 dicembre 2010 (Festa dell’Immacolata), alle ore 10,00: don Carlo Maria Scaciga, direttore dell’Ufficio Beni Culturali della Diocesi di Novara, presenterą il dipinto dal punto di vista del suo significato religioso ed artistico prima della Messa Comunitaria. Per l’estate prossima, in concomitanza con la Festa Patronale dell’Assunta, si sta pensando ad una specifica iniziativa incentrata sulle valenze storico-artistiche dell’opera e sulle procedure tecniche seguite nel corso del restauro. Un ringraziamento particolare va ai volontari che hanno offerto il loro apporto sia nella fase di rimozione del quadro che in quella della sua ricollocazione e all’Associazione “Punto Arte Onlus” che ha affiancato la parrocchia per le ricerche storiche.
01.10.2010 LA MOSTRA “IL VOLTO DI GESU’” E’ DIVENTATA ITINERANTE
L’iniziativa promossa dall’Associazione Punto Arte Onlus e presentata a Grignasco nell’agosto 2010, in occasione della festa patronale dell’Assunta, ha suscitato grande interesse anche al di fuori dei confini grignaschesi. Nei mesi scorsi č stata riproposta a Quarona nella chiesa parrocchiale di S. Antonio e successivamente a Boca in una cappella del Santuoario del Crocifisso, proprio di fronte alla riproduzione del telo sindonico con il quale ha instaurato un ideale rapporto di continuitą. La mostra documenta la diffusione sul territorio della Diocesi di Novara, alla fine del XVII secolo, di un’immagine del Volto di Gesł che si ispira al cosģ detto “Mandilyon di Edessa”, la pił antica raffigurazione del Volto Santo che la storia abbia documentato e che alcuni studiosi identificano proprio con la Sindone. Il successo della Mostra, che nei prossimi mesi sarą ospitata anche a Varallo, a Borgosesia e a Borgomanero, ha offerto l’occasione di approfondire il tema anche nell’ambito pił vasto del territorio regionale. La riscoperta di analoghe immagini nella chiesa dell’Ospizio del Gran S. Bernardo e nel Museo della Sindone di Torino, offre nuovi spunti di ricerca che potranno chiarire meglio l’origine di quel fenomeno di diffusione della “Vera Effigies” di Edessa, forse legato alla definitiva collocazione della Sindone nella cappella del Duomo di Torino alla fine del Seicento. La copia su tela del “Volto di Gesł” di Grignasco č stata donata al Cardinale Giovanni Lajolo nel corso dell’incontro con i grignaschesi, tenutosi a Roma il 16 e 17 ottobre 2010, per il 50° anniversario di sacerdozio. Analoga riproduzione č stata consegnata anche al Camerlengo della Confraternita di S. Maria dell’Orta a Trastevere e alla delegazione diplomatica giapponese di Roma presente alla cerimonia della tradizionale “Festa delle mele”.
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